Il mercato immobiliare dopo il Covid, le previsioni di Nomisma fino al 2023

La fiducia delle famiglie spinge la voglia di casa, ma la prudenza è sempre d’obbligo.

Questa in sintesi la tesi di Nomisma che emerge dal secondo Rapporto sul Mercato Immobiliare 2021 nella quale ha evidenziato come in questo momento il clima di fiducia sia notevolmente migliorato e tornato a livelli pre-Covid, alimentando la crescita dell’economia reale e spingendo le iniziative di consumo e investimento.

Questa sicurezza spinge l’intenzione di spesa delle famiglie italiane in termini di compravendite o migliorie della propria abitazione. 3,3 milioni di nuclei familiari (dai precedenti 2,4) hanno espresso volontà di acquistare casa, anche se poi concretamente solo 800 mila potranno effettivamente concretizzare tale volontà (segnando comunque un netto miglioramento rispetto alle 500 mila compravendite realizzate nel 2020), portando le previsioni sulle compravendite 2021 a 558 mila circa mila, vicino ai livelli del 2019 pur in calo del 7,7 per cento.

Circa l’80% di queste compravendite avverrà tramite mutui. Le banche partecipano infatti al clima di fiducia aumentando le erogazioni grazie a tassi bassi e spread molto contenuti, confortati da un livello di sofferenze tra i più bassi degli ultimi 30 anni. Le banche hanno perciò atteggiamento espansivo.

(fonte idealista.it)

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